• God of War: 3
• Sviluppatore: Santa Monica
• Produttore: Sony
• Genere: Action adventure mitologico\furioso
• Giocato su: Ps3

Dopo i primi 2, è arrivato su Ps3 il terzo e conclusivo capitolo della storia di Kratos, il Fantasma di Sparta.. il Deicida.
In questo capitolo si tirano le somme, si chiudono i rancori e vendetta verrà distribiuta a tutti, gli dei cadranno, ed il mondo cadrà.. o forse no?
Lanciatevi in una epica cavalcata verso un giusto finale per le fatiche epiche di Kratos, e sfogate qualunque vostra frustrazione e rancore verso i
poveri nemici che vi si troveranno davanti, ignari di andare al macello verso il personaggio dei videogiochi più cattivo ed incazzato della storia;
non importa la dimensione, dai cagnolini (a tre teste) fino agli dei stessi, passando per nemici alti quanto una montagna (in senso letterale) tutti tremeranno.

Grafica: 97
Difficile trovare qualcosa che possa competere in potenza bruta, ispirazione, dettagli, maestosità e dimensioni.

Sonoro: 93
Musiche epiche e dopanti, effetti sonori vari, ben campionati e prodighi di dettagli sugli sventramenti che operiamo, doppiaggio ottimo e disponibile in
più lingue (anche l'italiano è migliorato comunque, non ci sono più i cali di volume come nel 2); che altro dire?

Gameplay: 91
Come al solito di Gow, limato alla perfezione; chi si lamenta delle poche combinazioni e della "Praticità" brutale del modo di combattere rispetto alla
stilosità di altri titoli, continuera a lamentarsi, gli estimatori invece apprezzeranno l'ulteriore limatura e l'introduzione di pochi e ben fatti cambiamenti.
Anche le armi extra stavolta sono più considerabili rispetto a prima, dove alla fine ci si dettava a corpo morto sulle spade del caos. la sensazione di potenza
che vi da GoW la troverete difficilmente da altre parti, ed un'ora di gioco equivale a risparmiare mezz'ora di massaggio antistress... testato! Come ci si
sente scaricati dopo una giocata qui...

Storia: 87
Per questo genere di giochi? Eccellente! Conclude tutto senza sbavature, riesce, tra una distruzione ed un omicidio efferato, anche a tratteggiare della
psicologia (assurdo per il genere) e conclude il tutto con un finale che, a giudizio di chi scrive, è giustissimo e quasi l'unico possibile, senza sfociare
nell'accontentare le masse. Pollice alto!